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una «cava di prestito» - nonostante le volumetrie di escavazione siano già
incluse nel PPC - legata alla realizzazione di una delle «opere di interesse
pubblico» previste in Lombardia e tutto ciò avverrebbe anche senza il consenso
del Comune e della Provincia;
il nuovo Piano Provinciale Cave redatto dalla
Provincia di Bergamo prevede una volumetria di escavazione che include, oltre
alle previsioni dell'ordinaria attività edilizia, la realizzazione dell'Alta
Capacità Ferroviaria, della BRE-BE-MI (Brescia-Bergamo-Milano) e la bretella di
collegamento Autostrada MI-VE Brescia-Bergamo-Milano;
nel piano provinciale
Cave (PPC), sul territorio di Fara Gera d'Adda (comune della bassa pianura
bergamasca, di circa 7.000 abitanti) è stato identificato un giacimento
denominato Gg 11 - «Il settore merceologico sabbia e ghiaia»;
tale
giacimento di sabbia e ghiaia ha un'estensione di circa un milione di metri
quadri, con una potenzialità estrattiva di quarantatré milioni di metri cubi;
nel territorio dei Comuni di Treviglio, Pontirolo Nuovo, Canonica, Arcene,
Brembate, Cassano d'Adda e Trezzo sull'Adda, limitrofi e confinanti al Comune di
Fara Gera d'Adda esistono e sono in attività estrattiva non meno di una decina
di cave;
il citato Piano Provinciale Cave, nel territorio di Fara Gera
d'Adda, non prevede ambiti estrattivi;
l'individuazione del giacimento è
centrale e compreso in una più ampia zona identificata, dalla stessa
Amministrazione Provinciale di Bergamo nel Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale 2003, come «area di particolare interesse paesistico e
naturalistico»;
la proprietà Melzi ha posto in vendita i suoi terreni,
compresi tra Fara Gera d'Adda e la frazione Badalasco, tutti inclusi nel
perimetro del giacimento (area corrispondente a molto oltre la metà del verde
esistente nel territorio comunale), ed il probabile acquirente sarebbe una
società che sembrerebbe far capo ad uno dei maggiori gruppi presenti sul mercato
nel settore scavi, costruzioni stradali e ferroviarie;
vi è la probabilità
che tale area di giacimento possa essere utilizzata come
l'amministrazione comunale di Fara Gera d'Adda
ha presentato - rispettando i termini previsti - le osservazioni contrarie
all'estrazione in tale giacimento ed argomentate come si noterà all'allegato del
Verbale delibera n. 104 dell'8 ottobre 2003;
l'amministrazione comunale di
Fara Gera d'Adda ha richiesto alla Provincia di Bergamo lo stralcio, dal nuovo
Piano Cave Provinciale, del giacimento - individuato nel suo territorio come
GG11 per una superficie di Ha 99.90,49 - ed inoltre ha richiesto che per il
futuro venga vietata, in tutto il suo territorio, qualsiasi attività estrattiva
(Verbale delibera n. 44 del 17 novembre 2003);
la Provincia di Bergamo,
tramite l'Assessore all'Ambiente, avrebbe comunicato al Comitato Tutela Ambiente
di Fara Gera d'Adda che la stessa avrebbe analizzato a breve tutte le
osservazioni contrarie trasmesse dall'Amministrazione Comunale con l'intenzione
di adottare il nuovo PPC entro la fine dell'anno 2003;
l'individuazione di
eventuali cave di prestito sarà successiva alle adempienze dell'Amministrazione
Provinciale e, come previsto dalla legge regionale n. 14 del 1998, sarà di
competenza della Regione Lombardia;
ad avviso dell'interrogante,
l'individuazione di una cava in prestito si può configurare come un'operazione
di favore nei confronti dei cavatori inizialmente esclusi dal Piano Cave;
nel comune di Fara Gera d'Adda, a seguito dell'attività estrattiva,
potrebbero verificarsi un forte ed insostenibile aggravio generale delle
condizioni di viabilità, una situazione di pesante inquinamento per il traffico
dei mezzi pesanti, per i rumori e per le polveri di cava, oltre che situazioni
d'inquinamento della falda alimentante il pozzo idrico del pubblico acquedotto;
nel medesimo comune, dall'esecuzione delle opere anzidette, discenderebbero,
inoltre, gravissime conseguenze sul piano sociale con l'inevitabile
disgregazione della comunità residente nella «Cascina S. Andrea» (risalente
all'anno 1300), i cui abitanti saranno sfrattati; a ciò deve aggiungersi la
chiusura delle attività agricole presenti nella zona - tutte gestite da giovani
imprenditori - e, conseguentemente, la gravissima penalizzazione anche delle
altre attività svolte da aziende agro-alimentari limitrofe -:
se corrisponda
alla verità il fatto che l'area citata alla premessa sarà una cava di prestito
legata alla realizzazione di opere di interesse pubblico: Alta Capacità
Ferroviaria, Brescia-Bergamo-Milano;
se l'individuazione di una cava di
prestito, per la realizzazione di dette opere di interesse pubblico, non sia una
sconsiderata forzatura visto che lo stesso Piano Provinciale Cave di Bergamo
include già la volumetria necessaria alla realizzazione di tali opere
infrastrutturali;
se non si ritenga che nel comune di Fara Gera d'Adda, in
caso di escavazione, si verificherebbe un grave scempio ambientale dal quale
conseguirebbe la cancellazione di fatto della campagna farese, zona fra l'altro
che è stata identificata nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale del
2003, come «area di particolare interesse paesistico e naturalistico».